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logo nursind strAutore: Donato BG Data: 22/5/2018

Riassunto:Non abbiamo firmato perché è un contratto in perdita per i lavoratori. Tuteleremo i nostri diritti e quelli dei lavoratori nelle sedi giudiziarie. L’obbligo di svolgere lavoro straordinario è inaccettabile per la dignità dei lavoratori!


A seguito della certificazione della Corte dei Conti oggi 21 maggio 2018 presso l’Aran si è tenuto l’incontro per la sottoscrizione definitiva. Poco prima delle ore 16 i sindacati CGIL, CISL, UIL, FIALS, FSI hanno sottoscritto definitivamente il CCNL 2016-2018 del comparto sanità.

 

NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha ritenuto di non sottoscriverlo.

“E’ un atto di coraggio e coerenza – commenta Andrea Bottega segretario nazionale NurSind – perché abbiamo fin da subito evidenziato come questo testo sia peggiorativo per la categoria e per molti lavoratori che garantiscono ogni giorno il diritto costituzionale alla salute. In particolare vogliamo ricordare che:

  •  l’elemento perequativo che compensa ai redditi più bassi il venir meno del bonus previsto dal Governo, termina al 31 dicembre 2018;
  •  le indennità di turno in diversi casi non saranno più erogate (con conseguente perdita economica) perché è stata definita una soglia più elevata da quanto stabilito in molti contratti aziendali;
  •  scompare il diritto alla pausa mensa per il personale che garantisce i servizi nelle 24 ore anche se lavora 12 ore consecutive;
  •  compare l’obbligo di svolgere lavoro straordinario;
  •  si precarizzano gli incarichi di coordinamento (capo sala);
  •  si deroga al riposo minimo giornaliero;
  •  si estendono le indennità di area critica ad alta funzione infermieristica al personale di supporto ma solo dove l’impegno richiesto è notevolmente inferiore rispetto allo stesso personale che lavora nelle aree internistiche o chirurgiche;
  •  gli istituti contrattuali non sono esigibili in egual modo tra i dipendenti penalizzando soprattutto il personale turnista;
  •  la valorizzazione della carriera professionale per il personale sanitario non può avere applicazione perché non c’è personale in servizio che ne abbia i requisiti (fatta eccezione per il personale di triage dei Pronto Soccorso).

Un contratto che lede la dignità dei lavoratori che aspettavano un minimo di riconoscimento dopo 9 anni di blocco, non può essere sottoscritto da chi ritiene prioritario che la rappresentanza dei lavoratori venga prima di ogni altro interesse anche quello della stessa organizzazione sindacale.

NurSind, - conclude il segretario nazionale – lotterà nei tribunali per tutelare il diritto alla contrattazione decentrata per chi ha partecipato alla trattativa nazionale e i diritti dei lavoratori che questo contratto lede. ”

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